Marco Laurino – Vita
È meglio fare una fine orrenda… o sopportare orrori senza fine?
È meglio fare una fine orrenda… o sopportare orrori senza fine?
Quando si è giovani si vuole tutto e subito.Quando si è vecchi non si vuole più nulla: solo la vita!
Possiamo prendere tutte le decisioni che vogliamo in questa vita. Liberi di andare, o restare, correre oppure solo camminare. Possiamo decidere come vivere e in che modo pensare, quando tenere e quanto lasciar andare. Possiamo decidere tutto, ma è la vita a scrivere la parola fine.
Vivo distante dalla realtà, come fuoco lontano dall’acqua.
Mai lasciare niente di intentato nella vita. Se è andata bene è come fare bingo, se è andata male sarà solo una cicatrice in più… da curare.
Guarda che il mondo non aspetta che tu ti svegli dai ricordi e decidi di vivere. Il mondo va avanti e ti lascia indietro dimenticandosi di te.
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me? “.La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei la usassi tu, quando sarai cresciuto”.Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. “Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! “.”Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.”Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. “Dio”: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.””Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.””Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.””Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.””Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione”.