Marco Mei – Stati d’Animo
L’indifferenza è la presunzione di non dover sentire; l’insensibilità è il timore di poter sentire.
L’indifferenza è la presunzione di non dover sentire; l’insensibilità è il timore di poter sentire.
In questo tiro alla fune chiamato orgoglio prima o poi qualcuno cederà.
Spesso m’immergo in cupi pensieri e nuoto attraverso i relitti della mia anima. Nell’abisso più profondo, spero sempre di trovare ciò che ho smarrito alcuni anni fa… me stesso.Chi sono ora io?Il mare è in tempesta e lotto per sopravvivere. Le onde mi sbattano qua e là, mi sovrastano… perdo il fiato. La vita s’accorcia, la sento allontanarsi da me e secondo dopo secondo… annego.
Girovagare senza una meta, stare in mezzo a tanta gente, cercare qualcosa che non si trova qui e forse in nessun posto, sentire nostalgia di qualcuno che non ha ne nome ne volto, cercare di non essere mancante… parlare, cantare, sorridere… e l’inquietudine che segna il viso e agita il cuore.
A volte non è non esserci a far male, ma il fregarsene. A volte non è un silenzio che ferisce, ma quelle parole che ti aspetti e che invece non arrivano. A volte non è il crederci a deluderci, ma l’aver pensato che non eri il solo a credere.
Avevo ripreso con le mie paranoie, il mio vuoto di sempre quando se ne andava, la costante nostalgia, la gelosia, i pianti. Avrei dovuto spiegargli troppe cose ma non era mai il momento. Così ho lasciato perdere, e ogni volta mi perdevo anch’io e mi sembrava di perdere qualcosa di lui.
Osservo in silenzio il mutare del cielo, cambiano direzione le nuvole stasera, una ad una si rincorrono e si abbracciano, arrossiscono e si prendono per mano quasi a danzare nel infinito spazio. Chissà forse è per questo che amo il tramonto, sento di abbracciarti e di esserti accanto ovunque tu sia, ovunque io sia.