Marco Oliverio – Abitudine
Purtroppo, alla lunga, è difficile essere quello che non si è.
Purtroppo, alla lunga, è difficile essere quello che non si è.
Sono solito dimenticare tutto ciò che imparo per poter dire: “so di non sapere”.
I cambiamenti possono spaventare, ma sono stimolanti, mentre le abitudini sono letali.
L’abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d’averla addosso ogni gesto s’è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
I messaggi scritti tra persone che non si conoscono prendono le sfumature e le intonazioni di chi le legge, non di chi le scrive.
I bambini sono un dono della natura. È tutta la vita che penso a un…
La rabbia ha mille forme, non necessariamente si manifesta con urla, la peggiore è quella nascosta: fa più paura. La gente si avvicina con fare circospetto per tastare il terreno perché non sa se dover correre a gambe levate o hai già dimenticato. Ecco faccio parte di chi nasconde, di chi consuma la rabbia macerandosi dentro e faccio paura.