Marco Oliverio – Matrimonio
Matrimonio: tentativo di rendere eterno qualcosa che dovrebbe durare un quarto d’ora.
Matrimonio: tentativo di rendere eterno qualcosa che dovrebbe durare un quarto d’ora.
Il destino, non so se ci sia o no, ho sempre pensato che la vita è come te la crei. So solo che a volte capita, per coincidenza o meno, che due persone si incontrino e segnino inevitabilmente e profondamente l’una la vita dell’altra, succede anche che si dividano, ma il legame che hanno creato è talmente forte, che non si spezza. Anche se litigano, si allontanano, sanno sempre che quella persona speciale, è parte della loro vita. Il loro porto sicuro, e per paura della sicurezza a volte, se ne vanno per mare, dicendo che non serve un porto dove poter tornare, ma alla fine è sempre lì che tornano, si avventurano in mare come Ulisse, alla ricerca di qualcosa che manca nella loro vita, ma poi si rendono conto che tutto quello che gli serve già ce l’hanno a casa loro, nel loro porto sicuro. E così come Ulisse tornò a Itaca da Penelope, così i nostri viaggiatori tornano al loro porto sicuro, l’unico posto che realmente amano, anche se a volte sembra impedirgli il volo, l’unico posto in cui sanno che verranno realmente amati.
I casi sono due: o Dio è solo un’illusione o è uno straordinario illusionista.
La catena del matrimonio è così pesante che per portarla ci vogliono due persone e qualche volta tre.
Purtroppo, alla lunga, è difficile essere quello che non si è.
Ci si sente un po’ stupidi a essere tristi durante una giornata di sole.
Ci sono bugie radicate così in fondo che, estirpandole, si provocherebbe un terremoto; la verità è un medicinale da usare con cautela.