Marco Oliverio – Sport
Per un portiere di calcio i tiri più insidiosi sono quelli che vengono deviati. Nel gioco come nella vita, i brutti colpi sono quelli assolutamente imprevedibili.
Per un portiere di calcio i tiri più insidiosi sono quelli che vengono deviati. Nel gioco come nella vita, i brutti colpi sono quelli assolutamente imprevedibili.
Lo sport consiste nel delegare al corpo alcune delle più elevate virtù dell’animo.
Ho caduto male e mi sono ingrinato una costola.
Purtroppo, alla lunga, è difficile essere quello che non si è.
C’è la squadra del cuore. Io tifo per quella. A volte vince, molto spesso perde. Cosa vuoi farci, non è il gioco, è la vita. Nella squadra del mio cuore non ci sono undici giocatori, più le riserve, no. Il mio “cuore” è una grande squadra di emozioni, di sensazioni, di ricordi, di speranze e di sogni. Anche lui lotta e combatte, ma non gioca. Lui ama, soffre. E qualche volta piange. Io tifo per lui perché un giorno possa urlare al mondo “ho vinto”.
Eccomi, questo è ciò che sono ora, un ragazzo davanti a un bilanciere, con un obiettivo da raggiungere, con un carico da aumentare ogni giorno, dando sempre il 110% delle proprie forze nell’allenamento per superare continuamente il proprio limite!
Siamo stati tutti navigatori notturni sulla prua di Azzurra, issavamo lo “spinnaker” e “cazzavamo la randa” esultando.Alle olimpiadi invernali eravamo nazionali di curling, bocciavamo le “stones” ansimando freneticamente facendo “sweeping”.Oggi siamo sulla “piastra” in posizione “grab start”, beccheggiamo con gambata propulsiva per cantare l’inno al muretto.Nulla però può eguagliare la gioia che provo urlando “goal” per la mia squadra del cuore.