Marco Tullio Cicerone – Destino
Chi crede nel destino giustifica l’inerzia.
Chi crede nel destino giustifica l’inerzia.
Le delusioni dell’età matura seguono le illusioni della gioventù.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
Le azioni di una vita intera, quelle buone e quelle negative, vanno tutte a finire sul piatto della bilancia, e alla fine, a seconda della pendenza di quest’ultima, si deciderà della destinazione dell’anima.
Non tutte le opportunità arrivando dal “destino”; ma molte ce le andiamo a cercare prendendo decisioni giuste o sbagliate.
Tempo aggredito, rapito, assoggettato, nelle strade cambiate dalla mano che tutto prende. Ecco il millennio dell’infinito: Cristo ha vinto. Le sue risate di vittoria riecheggiano nello spazio introverso, tra le mura dell’interminabile prigione, l’amara conquista di specchi e di vite replicate sino all’uno finale, dove non resterà altro che non somigli a se stesso, fino ad annullarsi. Assoggettando tutti gli elementi in un grido disperato di morte, re infelice e vittorioso che tutto ha conquistato, niente ha avuto. La mensa è vasta quanto l’universo fino ai suoi limiti. La mensa è l’universo, che sembra dilatarsi nell’immortalità immorale, a prezzo dell’anima. E all’estremo, finirà nel silenzio di conquiste e mattanze lontane di mondi ancora ignari.
La poesia è prosa nobilitata, per questo nessun poeta muore ricco.