Marghy Ferrara – Stati d’Animo
Ho bisogno di star sola per ricordare come si vola.
Ho bisogno di star sola per ricordare come si vola.
Di alzarmi direi che mi sono alzata, è di svegliarmi che non mi riesce proprio.
Come resti di terra trascinati dalla china di pioggia pazza. Il pietrisco a graffiare la schiena. La sensazione d’umido penetrarmi lo scheletro. Il pungente odore di fango mi inonda le narici e mi cosparge. Ho gli occhi rivolti a terra. Combattere e sfidare questo maltempo. Navigare su di una barca di carta nella terraferma e poi disfarla e guarnirmi il cuore d’un origami che sappia di qualcosa che ti riguardi, che mi faccia lampo e mi riconduca a te; ne farò un totem da divinizzare.
Dubbi ed incertezze accompagnano i passi della vita, inseguo cosi i misteri dei sogni, luoghi sconosciuti, immensi all’anima, ma dubbiosi alla mente, dubbi ed incertezze, camminano precedono i passi tortuosi ricercando quel mistero quasi come fosse un demone da catturare, per placare un cuore, un cuore che si perde nel labirinto di vita umano agli occhi ed invisibile all’anima che confonde i stessi dubbi ed incertezze, lasciando il vuoto sommerso in un bizzarro e caotico senso che è è la vita!
A volte bisogna accontentarsi della compagnia della propria solitudine rinunciando alla solitudine della compagnia!
Osservi le cose semplici che nella vita ci sono e resti attratto per la loro semplicità.
Ho la sensazione accresciuta di sentirmi una persona pericolosamente sana in un manicomio.