Marguerite Yourcenar – Morte
La meditazione della morte non insegna a morire.
La meditazione della morte non insegna a morire.
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti… (Lettera sulla felicità)
La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla.
All’ombra dè cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
Chi sa morire, non ha più padrone.
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Purtroppo per morire basta un attimo, ma divertirsi e vivere la propria vita istante per istante è dura.