Maria Romano – Morte
Lasciarsi andare alle emozioni è la cosa più bella al mondo… ma in alcuni momenti della vita non riesci proprio a farlo.
Lasciarsi andare alle emozioni è la cosa più bella al mondo… ma in alcuni momenti della vita non riesci proprio a farlo.
La morte; cos’è la morte?Un’angoscia per alcuni, un tormento per altri, l’incontro con Dio per i più, l’inutilità del nostro passaggio, troppo breve, per i rimanenti…La morte; non è forse il più grande degli appuntamenti a cui l’uomo è chiamato?Venire al mondo e morire; due modi che trovano tante congiunture: il bianco e il nero, il sole e la notte, il bene ed il male… non sono queste somiglianze della vita che ci fanno capire che facciamo parte di questa grande “giostra” dove ognuno ricopre un ruolo ben preciso?Perché angosciarci, patire, soffrire, trovare disperazione da ciò che è l’elemento più naturale nello stesso modo in cui veniamo al mondo?La morte nient’altro è che la somma delle somme del calcolo che si è compiuto durante il percorso di ognuno: la vita.La morte & la vita; la vita & la morte: stessa natura, essenza, emozione nate dalla condizione dell’alternarsi dell’una e dell’altra.Impariamo ad accettare la morte come accettiamo la vita in qualunque modo ella si presenti poiché, non potendo rispondere al più grande mistero dell’umanità, mi accontento di amare la vita come la morte essendo l’una conseguenza dell’altra e prodotto di un’energia finale che conduce verso quella condizione esattamente uguale a quando non si è ancora venuti al mondo; “il mistero dei misteri”, “il ritorno alla sublimazione del nulla”.Impariamo dalla morte; aiuta a vivere la vita che ci è stata concessa.
Quando smetterò di bere sarò già morto, quando uscirò dai guai non esisterò più, quando sarò felice sarò già polvere.
Una persona che conosce la sua malattia,vede la morte come la più sospirata amicae la invoca continuamente nelle preghiere,perché prenda il suo corpo e l’accompagninell’ultimo viaggio di questa vita…
Non c’è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perchè della loro morte.
Per conoscere la vita, ci si deve nascere e viverla. Per conoscere la morte, morire e ritrovarsi con la mente sveglia e la memoria accesa.
Che cos’è l’uomo? Un possesso della morte, un viandante che passa, un ospite dei luoghi.