Maria Stella Matina – Stati d’Animo
Tanti perché, nessuna risposta e intanto i giorni passano, i mesi anche, e la vita altrettanto.
Tanti perché, nessuna risposta e intanto i giorni passano, i mesi anche, e la vita altrettanto.
Lascio tutto e vado via. Prendo il treno e scappo via. Non torno più in questa monotonia. Vado e porto via la mia pazzia.
Notte di S. Lorenzo: stelle che cadono e desideri che si esprimono… Io non esprimerò desideri strani, speciali o difficili. Ne ho anch’io come tutti, ma nella vita ho capito quanto le cose più semplici siano essenziali alla serenità di una persona. In base a questo il mio desiderio consiste nel vedere acceso ogni giorno quel meraviglioso sorriso sul volto di mio figlio. Poter continuare a godere di quella cosa preziosa che si chiama “amicizia”. Poter essere fiera di me, di quel poco che ho perché le cose più grandi e preziose le porto dentro. Ho anche un desiderio grande e difficile: basta guerre, bambini uccisi, bombe e potere. Magari se ognuno di noi “donerà” una delle sue stelle cadenti a quest’ultima parte… Chissà: magari facciamo il miracolo!
È di notte che si trovano le parole migliori, quelle che rendono l’impossibile assolutamente possibile. È nell’oscurità della notte che le paure vengono sconfitte dal coraggio, rendendoti quasi invincibile. È nel silenzio della notte che si trovano le parole giuste per dire cose che mai, alla luce del sole, si riuscirebbero neppure a pronunciare.
Questa mia solitudine mi fa apprezzare ancor più la mia diversità.
E poi ti trovi a camminare alle due di notte immerso nei tuoi pensieri, sotto una pioggerellina costante, che bagnandoti teneramente il viso ti fa assaporare l’abbraccio dolce del cielo, sprigionando un lieve sorriso in questo mio cuore martoriato dai troppi se, dai troppi ma.
Nella notte di Natale, anche chi sta bene da solo soffre la sua solitudine. Magari vive solo da una vita, poi gli basta una notte per accorgersene.
Lascio tutto e vado via. Prendo il treno e scappo via. Non torno più in questa monotonia. Vado e porto via la mia pazzia.
Notte di S. Lorenzo: stelle che cadono e desideri che si esprimono… Io non esprimerò desideri strani, speciali o difficili. Ne ho anch’io come tutti, ma nella vita ho capito quanto le cose più semplici siano essenziali alla serenità di una persona. In base a questo il mio desiderio consiste nel vedere acceso ogni giorno quel meraviglioso sorriso sul volto di mio figlio. Poter continuare a godere di quella cosa preziosa che si chiama “amicizia”. Poter essere fiera di me, di quel poco che ho perché le cose più grandi e preziose le porto dentro. Ho anche un desiderio grande e difficile: basta guerre, bambini uccisi, bombe e potere. Magari se ognuno di noi “donerà” una delle sue stelle cadenti a quest’ultima parte… Chissà: magari facciamo il miracolo!
È di notte che si trovano le parole migliori, quelle che rendono l’impossibile assolutamente possibile. È nell’oscurità della notte che le paure vengono sconfitte dal coraggio, rendendoti quasi invincibile. È nel silenzio della notte che si trovano le parole giuste per dire cose che mai, alla luce del sole, si riuscirebbero neppure a pronunciare.
Questa mia solitudine mi fa apprezzare ancor più la mia diversità.
E poi ti trovi a camminare alle due di notte immerso nei tuoi pensieri, sotto una pioggerellina costante, che bagnandoti teneramente il viso ti fa assaporare l’abbraccio dolce del cielo, sprigionando un lieve sorriso in questo mio cuore martoriato dai troppi se, dai troppi ma.
Nella notte di Natale, anche chi sta bene da solo soffre la sua solitudine. Magari vive solo da una vita, poi gli basta una notte per accorgersene.
Lascio tutto e vado via. Prendo il treno e scappo via. Non torno più in questa monotonia. Vado e porto via la mia pazzia.
Notte di S. Lorenzo: stelle che cadono e desideri che si esprimono… Io non esprimerò desideri strani, speciali o difficili. Ne ho anch’io come tutti, ma nella vita ho capito quanto le cose più semplici siano essenziali alla serenità di una persona. In base a questo il mio desiderio consiste nel vedere acceso ogni giorno quel meraviglioso sorriso sul volto di mio figlio. Poter continuare a godere di quella cosa preziosa che si chiama “amicizia”. Poter essere fiera di me, di quel poco che ho perché le cose più grandi e preziose le porto dentro. Ho anche un desiderio grande e difficile: basta guerre, bambini uccisi, bombe e potere. Magari se ognuno di noi “donerà” una delle sue stelle cadenti a quest’ultima parte… Chissà: magari facciamo il miracolo!
È di notte che si trovano le parole migliori, quelle che rendono l’impossibile assolutamente possibile. È nell’oscurità della notte che le paure vengono sconfitte dal coraggio, rendendoti quasi invincibile. È nel silenzio della notte che si trovano le parole giuste per dire cose che mai, alla luce del sole, si riuscirebbero neppure a pronunciare.
Questa mia solitudine mi fa apprezzare ancor più la mia diversità.
E poi ti trovi a camminare alle due di notte immerso nei tuoi pensieri, sotto una pioggerellina costante, che bagnandoti teneramente il viso ti fa assaporare l’abbraccio dolce del cielo, sprigionando un lieve sorriso in questo mio cuore martoriato dai troppi se, dai troppi ma.
Nella notte di Natale, anche chi sta bene da solo soffre la sua solitudine. Magari vive solo da una vita, poi gli basta una notte per accorgersene.