Maria Suppa – Libri
La fine di un libro è l’inizio di un vuoto dentro.
La fine di un libro è l’inizio di un vuoto dentro.
Grande libro, grande noia.
Aveva una specie di grafomania, anche: scriveva a matita sul legno fibroso del banco dove lo smalto era saltato a penna sui fogli a righe dei quaderni, a pennarello sulla tela militare della sua borsa per i libri. Scriveva rapido con la sua calligrafia inclinata: strofe di canzoni o frasi inventate o lette o sentite citare da qualcuno e sembrava che tutte avessero un riferimento con la nostra situazione.
Spesso anche se e crediamo di essere noi a leggere un libro, è il libro che sta leggendo noi.
Da quel momento fu giudicato per sempre: era il più orgoglioso, il più antipatico uomo che si potesse vedere, e tutti speravano che non sarebbe mai più tornato. La più accanita contro di lui era Mrs Bennet, la cui antipatia verso il suo contegno in genere era maggiormente inasprita da un risentimento particolare, dovuto al fatto che aveva disprezzata una delle sue figlie.
Quando lei aprì gli occhi lui sentì la propria voce dire piano: “Io ti amerò per sempre.”
I più grandi autori del nostro tempo non hanno mai scritto una riga.