Maria Suppa – Stati d’Animo
Soffrire senza avere una minima speranza è come bruciare vivi tra le fiamme dell’inferno.
Soffrire senza avere una minima speranza è come bruciare vivi tra le fiamme dell’inferno.
Mi vestirò solo della mia anima, infuocherò il ritmo musicale dei palpiti del cuore, illuminerò quel momento magico di pensieri d’amore e di ricordi indelebili. Aspetterò i tuoi abbracci e baci sinceri e il tuo tiepido calore fremente, che sa trasmettere al mio corpo una vibrazione infinita, come una foglia che trema alla brezza leggera del vento.
Ma la bambina, quell’antica bambina, la mia Claudia era cenere. Un urlo crebbe dentro di me, un selvaggio devastante urlo che veniva dalle viscere del mio essere… si alzava come il vento che faceva turbinare la pioggia su quelle ceneri, che batteva sull’impronta di una mano, sui mattoni che sollevava quei capelli biondi.
È difficile soffiare via la polvere da una vecchia vita. È difficile proseguire con il cuore che ti ricorda incessantemente che non puoi tornare indietro. È difficile andare avanti portandosi addosso pulsanti ferite che nemmeno la cura del tempo riesce ad alleviarne il dolore. È difficile ma non c’è alternativa.
I miei sentimenti non dipendono da una pena inflitta sulla schiena, ma dai sentimenti ricambiati.
Cara attesa non restare seduta, alzati e vai pure tu, ora.
È così bello essere diversi da tutti gli altri.