Maria Suppa – Tristezza
E quando qualche delusione, oscura un cielo che cerco di dipingere di azzurro, a malincuore cancello tutto e ricompongo la mia tela.
E quando qualche delusione, oscura un cielo che cerco di dipingere di azzurro, a malincuore cancello tutto e ricompongo la mia tela.
La sofferenza! Vi chiederete che brutta parola la sofferenza, può essere definita; “brutta, crudele, spietata”. Ma in essa si ritrovano valori e sentimenti che in un altra situazione non verrebbero esternati. Non è pietà, non è compassione è donare sorrisi a chi ne ha bisogno. È elargire incondizionatamente amore, amicizia, aiuto, conforto spontaneamente, solo per riempire di felicità il nostro cuore! La sofferenza per quanto può essere crudele, c’insegna a leggere nei cuori delle persone, ci aiuta a capire davvero, chi ha bisogno di noi come noi di loro… ci aiuta a conoscere, chi senza nulla chiedere, sa donare solidarietà solo perché lo vuole davvero, perché lo sente nel cuore!
“Non andrà meglio” le dissi. “Il dolore. Le ferite si cicatrizzeranno e non sarà sempre come se un coltello ti stesse squarciando dentro. Ma quando meno te lo aspetti, il dolore ricomparirà per ricordarti che non sarai mai più la stessa.”
Il desiderio, anzi no: l’incubo, di voler sapere prevale sempre sul desiderio di ciò che preferiremmo sentire… a discapito della salute… a discapito di tutto… e così mi autodistruggo.
Ho voglia di lottare. Ma ho bisogno di avere qualcuno accanto a me.
Sono stanca di dovermi sempre preoccupare degli altri. Sono stanca di fare dei sacrifici e vedere che dall’altra parte c’è solo egoismo.
La tempesta pur passerà, è ciò che rimane che sarà difficile riordinare!