Maria Teresa Porta – Abbandonare
Due volte sono stata ingannata, ma la seconda volta è stata peggiore perché non ho saputo riconoscere l’ambiguità di chi avevo vicino, celata da un evidente perbenismo e da una falsa unicità.
Due volte sono stata ingannata, ma la seconda volta è stata peggiore perché non ho saputo riconoscere l’ambiguità di chi avevo vicino, celata da un evidente perbenismo e da una falsa unicità.
Mi hai spaccato il cuore ed io te l’ho permesso.
AMORE DOPO AMORETempo verràin cui, con esultanza,saluterai te stesso arrivatoalla tua porta, nel tuo proprio specchio,e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,e dirà: Siedi qui. Mangia.Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.Offri vino. Offri pane. Rendi il cuorea se stesso, allo straniero che ti ha amatoper tutta la tua vita, che hai ignoratoper un altro e che ti sa a memoria.Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,le fotografie, le note disperate,strappa dallo specchio la tua immagine.Siediti. È festa: banchetta con la tua vita.
Spesso possiamo renderci più utili agli altri togliendoci di mezzo.
Dopo di te, il silenzioso rumore del nulla.
Abbandonare è sinonimo di eliminare. Chi abbandona, nel senso più assoluto, ha fallito l’obbiettivo più importante a cui egli è stato chiamato: “la vita”.
Un arrivederci è un addio elegante. La colomba bisogna farla volare, bisogna lasciarla andare libera….