Maria Teresa Porta – Tristezza
Il mio più grande rammarico è di non essere riuscita in tempo a capire che dietro le sembianze di un agnello si celava il più feroce dei lupi.
Il mio più grande rammarico è di non essere riuscita in tempo a capire che dietro le sembianze di un agnello si celava il più feroce dei lupi.
Era fantastico il modo nel quale mischiavi il tuo volto con sorrisi e delusioni, non sapevo come facevi ma non m’interessava. Le migliori cose non hanno spiegazione e se mai ce l’avessero potrebbero perdere il proprio fascino, come nasce un’arcobaleno? Così non mi ero mai chiesto cosa ti passava per la testa quando passavi dalla disperazione alla follia di sentirti felice.
Cuore nero, riso in bocca; è dolore che trabocca.
Le lacrime più dolorose per il mio cuore sono state quelle versate dai tuoi occhi.
Un altro giorno se n’è andato, piatto, insipido nel suo vuoto, senza novità, senza nessun tipo di sussulto, come del resto lo sono tutti i giorni, in attesa di novità, aspettando quel cambiamento che ti scuota la vita, distogliendoti da quella sua, solita, routine quotidiana, nella speranza che questo avvenimento sia sempre dietro l’angolo di ogni giorno, in agguato, pronto a colpirti, ma tu sei lì che speri, speri, e ancora speri, ma intanto i giorni passano uno dopo l’altro, soliti, simili a se stessi, andando però comunque avanti, domandandoti se mai qualcosa realmente avverrà, ma forse chissà, magari prima o poi…
I dolori, sia di fisico che di animo, non passano, diventano sordi, ma sono sempre li, in agguato, pronti a tornare, non appena cerchi di pensarci un po’.
Forse un giorno riuscirò a capire le persone, i loro atteggiamenti, le loro presunzioni. Adesso rimango solo delusa e amareggiata, nello scoprire che “tanti” forse molti non mi apprezzano per come io apprezzo loro! “Ma imparerò”, che non siamo tutti uguali e che non amiamo in egual modo. Imparerò prima a dare più valore a me stessa e poi agli altri!