Rispecchiarsi in qualcosa che risuona essere universale, musica, poesia, uno sguardo complice, il tocco della mano di chi ci ama, ripaga dai tanti momenti in cui ci sentiamo incompresi come chissà quali stranezze ci abitassero.
La sofferenza è un vento come tutti gli altri può soffiare forte o piano ma prima o poi cambia direzione.
Partorisco frasi che diventan belle figlie un po’ mignotte, diventan grandi e se ne vanno in giro per il mondo a far l’amore con tutti.
Mi pongo una domanda e da quella nascono altre tre domande, da quelle domande arrivano tantissime probabili risposte, da tutte quelle risposte, rinasce un’ulteriore domanda. In conclusione posso calcolare tutte le varianti, i pro e i contro, posso valutare, posso giudicare e posso trarre conclusioni, ma il mio cervello, trova sempre il modo di fottermi. Un ottimo metodo di difesa del subconscio, che prima o poi commetterà un errore, e non mi fotterà la risposta.
Io ho la testa vuota per farci entrare sempre più cose, faccio cambio di stagione e lascio spazio per arricchirmi, mi chiedo sempre come facciano coloro i quali ce l’hanno piena zeppe di costruzioni artefatte e convinzioni superbe!
Hai creduto che ti bastasse chiudere una porta,ma sei rimasta a guardarla per tutta la vita.
Le prigioni inespugnabili sono quelle invisibili.