Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Ti auguro pace, solo pace. Dentro c’è l’elevazione dello spirito che da che si china a raccogliere il profumo dei fiori ne porge l’essenza ad ogni profilo di luna.
Ti auguro pace, solo pace. Dentro c’è l’elevazione dello spirito che da che si china a raccogliere il profumo dei fiori ne porge l’essenza ad ogni profilo di luna.
La timidezza è una condizione strana dell’anima, una categoria, una dimensione che si apre la solitudine. È anche una sofferenza inseparabile, come se si avessero due epidermidi, e la seconda pelle interiore s’irritasse e contraesse di fronte alla vita. Fra le compagini umane, questa qualità o questo difetto fa parte di un insieme che costituisce nel tempo l’immortalità dell’essere.
Cucio maschere di notte, ma per gli altri! Per renderli più guardabili ai miei azzurri occhi che son tanto delicati nel gelo che li ammanta. Ho allestito un laboratorio ricchissimo d’ogni genere di pellame, cuoio pregiato, gemme per occhi, fili di nylon per tirare punti di sutura lungo cuciture che possano lasciare l’osceno dove devono ed imbastire con eleganza se ce n’è bisogno. Per me non tengo maschere, se non una da regina e suddita al contempo, del regno dove nessuno entra, così da bastarmi nello stato di completa autarchia che mi sono ritagliata.
La delusione più grande è quella che nasce dall’insoddisfazione di me stessa.
Io sono il greto del fiume.
Orgoglio e autostima non sono sempre sufficienti ad ammortizzare i miei fallimenti, i quali, a volte, sono così pesanti che mi spezzano la schiena. Fa niente: finora col tempo sono sempre guarito.
Non portare con te le mie lacrime come un trofeo da mostrare. Se le raccoglierai tutte, potrebbero investirti come un uragano.