Mariella Buscemi – Stati d’Animo
M’asciugo le parole che cadono dagli occhi. Come figlie, mi pèrdono. Sono allo stadio terminale del pensiero.
M’asciugo le parole che cadono dagli occhi. Come figlie, mi pèrdono. Sono allo stadio terminale del pensiero.
La somma dei tormenti di un’anima è pari alla sua sensibilità.
Quando un suono interrompe la tua nostalgia, quando un ostacolo si intromette nella tua via devi trovare un antidoto per la malattia, quel male atroce, o quel che sia.
Se ti rompi un braccio o ti becchi una pallottola, allora sei posto sotto l’attenzione dei più, ma se qualcuno, in maniera più subdola ed esperta, tattica e malvagia usa altre armi, non ne parla nessuno. È ben poca cosa perdere il gusto nel vivere la vita, vero? È ben poca cosa pensare e ripensare alla possibilità di suicidarsi perché sono stati tanto abili con te da disseminare un senso di apatia, inettitudine, dolore. È ben poca cosa essere abbandonate e rimanere vedove di un compagno che si ama, orfane di un padre che avremmo voluto ci proteggesse, con il grembo vuoto di un figlio che avremmo voluto mettere al mondo e donargli come atto supremo del nostro amore nei suoi confronti. È ben poca cosa aggirarsi come uno zombie per mesi ed anni lì fuori, dove ti guardano tutti dall’alto in basso e non riuscire neppure a farsi sfiorare da qualcuno: tutto ti sembra un abuso quando hai molto sofferto!
Preparati a saltare… non c’è nessun ponte.
Tu non lo sapevi, ma io ti avevo già parlato attraverso il vento, però presa com’eri dal tuo presente, non mi hai ascoltato.
Certa gente si crede superiore ad altri solo per il fatto di emergere, ma non si rende conto che più che emergere galleggia.