Mariella Buscemi – Stati d’Animo
È da ciò che istiga alla fuga con terrore che non si vorrebbe fuggire mai. Attrazione senza leggi. Forza senza gravità. Slegami!
È da ciò che istiga alla fuga con terrore che non si vorrebbe fuggire mai. Attrazione senza leggi. Forza senza gravità. Slegami!
Non è ciò che vedi ma ciò che provi quello che conta.
La notte è una pagina di note silenziose, un concerto in cui il tuo sentire è il solo spettatore.
Tu non ci sei, forse non ci sarai più, eppure vivi nei miei occhi, nella mia anima, scorri nel midollo, ti sento nel profumo delle cose, negli oggetti che abbiamo condiviso, Tu non ci sei per gli altri, che non possono vederti col cuore, io invece ti vedo e non con gli occhi ma con l’anima.
E mi chiedo se si possa passare tutto questo tempo a mendicare, spiluccare, vagabondare ed indietreggiare. Ti vedo da lontano con la mano ritratta, il sorriso smorzato, di tre quarti per evitare il mio sguardo, silenzioso per glissare su ogni mia parola. Con te mi sento sottosopra, faccio tutto il contrario di tutto perché ho trovato quest’equazione semplice che pensavo fosse un modo di risolvere il peso dell’indifferenza, in realtà, di pesi ne prendo due sopra alle spalle, quello tuo per l’incomprensibilità di fondo che mi fa dare di matto e quello mio per il senso di inettitudine che, talvolta, mi pervade come impotenza crescente.
Io non ti ho, ma ti sono perché tu mi sei; mi sei dentro. Io…
Le (mie) ferite sono aperte e non si comprende se sgorga più sangue o più veleno; quel che so è che non esistono punti di sutura per rattopparle, non esiste cura, ed il tempo non appare essere maestro, ma complice di un’agonia.