Mariella Buscemi – Tristezza
Quando non si ha più nulla si va al mercato del dolore a rubare le mele del disincanto per la fame.
Quando non si ha più nulla si va al mercato del dolore a rubare le mele del disincanto per la fame.
A me cambia la vita anche un alito di vento alla fine di una giornata caldissima.
Quando riesci nell’ardua impresa di nascondere a tutti l’inverno che vive nel tuo cuore, allora ti rendi conto di cosa sia davvero la solitudine.
Il mondo ci fa a pezzi a volte. La vita ci mette in ginocchio. Le persone ci deludono. Gli amori finiscono e le lacrime scendono. Gli amici tradiscono. Ma ti rialzerai dieci, cento, mille volte se avrai dentro di te quella maledetta voglia di vita e di sorridere!
Non è partire, è fuggire con la valigia disordinata, un aereo al posto delle scarpe ed i chilometri nella testa.
Non capire è umano, non voler capire è tutela per se stessi e non sforzarsi di capire sempre ogni cosa è da saggi. Cercare di capire l’incomprensibile è per gli animi forti che amano la vita, rendendosi protagonisti; molti sono solo comparse, fantasmi.
M’incidi la libertà che mi neghi con il bisturi del tuo sadismo. Ho la schiena candida, gaussiana dell’intero corpo che contiene il tuo diabolico gioco nell’aria sottesa delle vertebre sporgenti pronte ad accogliere le cinghiate dei tuoi rifiuti. Il tuo calco mi risiede conficcato tra i pori; nostalgica malinconia sofferente che ti invoca.
A me cambia la vita anche un alito di vento alla fine di una giornata caldissima.
Quando riesci nell’ardua impresa di nascondere a tutti l’inverno che vive nel tuo cuore, allora ti rendi conto di cosa sia davvero la solitudine.
Il mondo ci fa a pezzi a volte. La vita ci mette in ginocchio. Le persone ci deludono. Gli amori finiscono e le lacrime scendono. Gli amici tradiscono. Ma ti rialzerai dieci, cento, mille volte se avrai dentro di te quella maledetta voglia di vita e di sorridere!
Non è partire, è fuggire con la valigia disordinata, un aereo al posto delle scarpe ed i chilometri nella testa.
Non capire è umano, non voler capire è tutela per se stessi e non sforzarsi di capire sempre ogni cosa è da saggi. Cercare di capire l’incomprensibile è per gli animi forti che amano la vita, rendendosi protagonisti; molti sono solo comparse, fantasmi.
M’incidi la libertà che mi neghi con il bisturi del tuo sadismo. Ho la schiena candida, gaussiana dell’intero corpo che contiene il tuo diabolico gioco nell’aria sottesa delle vertebre sporgenti pronte ad accogliere le cinghiate dei tuoi rifiuti. Il tuo calco mi risiede conficcato tra i pori; nostalgica malinconia sofferente che ti invoca.
A me cambia la vita anche un alito di vento alla fine di una giornata caldissima.
Quando riesci nell’ardua impresa di nascondere a tutti l’inverno che vive nel tuo cuore, allora ti rendi conto di cosa sia davvero la solitudine.
Il mondo ci fa a pezzi a volte. La vita ci mette in ginocchio. Le persone ci deludono. Gli amori finiscono e le lacrime scendono. Gli amici tradiscono. Ma ti rialzerai dieci, cento, mille volte se avrai dentro di te quella maledetta voglia di vita e di sorridere!
Non è partire, è fuggire con la valigia disordinata, un aereo al posto delle scarpe ed i chilometri nella testa.
Non capire è umano, non voler capire è tutela per se stessi e non sforzarsi di capire sempre ogni cosa è da saggi. Cercare di capire l’incomprensibile è per gli animi forti che amano la vita, rendendosi protagonisti; molti sono solo comparse, fantasmi.
M’incidi la libertà che mi neghi con il bisturi del tuo sadismo. Ho la schiena candida, gaussiana dell’intero corpo che contiene il tuo diabolico gioco nell’aria sottesa delle vertebre sporgenti pronte ad accogliere le cinghiate dei tuoi rifiuti. Il tuo calco mi risiede conficcato tra i pori; nostalgica malinconia sofferente che ti invoca.