Marika Solfatti – Cielo
Come si può tenere lontano il giorno dalla notte?
Come si può tenere lontano il giorno dalla notte?
Anche se immortale e potente, se ha sottomesso le stelle ai suoi voleri di morte, come può Dio donare ai suoi l’amore macellando, rapendo, quello di un altro? Svela così la sua vera natura dietro l’apparenza, e i suoi veri scopi, mostrando volti e sembianze che lo smascherano. Non è odio, né troppa morale, la verità delle sue vittime (forse vittime della sua morale sciagurata). A volte è amorevole avvertimento, che mostra purtroppo la sua fine, prevista dalla scienza esatta. Per questo odiate.
Il buio è solo una visione distorta del mondo e anche nelle notti più scure…
In questa notte limpida, mi sono incantato a guardare le stelle… come sono belle… sai che bello sarebbe poterle usare a nostro piacimento per poter scrivere nel cielo! Io ci scriverei un grande mi manchi cosi ti basterebbe guardare il cielo per sapere che ogni mio pensiero va a te, che ogni mio respiro è destinato a te… mi manchi come può mancare la luna al cielo… e immerso in questo incanto che ti abbraccio e con un bacio lasciato al vento ti saluto con un po di rimpianto… torna presto mio dolce pezzo di cielo…
Il debole muoversi delle stelle non è movimento, ma respiro del cielo.
Prima che muoia l’inverno nella carezza che ridesta le terre il cielo frantumerà il calice…
Ma tu non sei in cielo, sei nelle onde del mare, nei prati verdi, in ogni singolo fiore sei qui accanto a me… sempre.