Mario Martina – Viaggi e vacanze
Durante il proprio viaggio il treno si ferma in più stazioni: salgono alcuni passeggeri, per scendere poi alle fermate successive. Ma quando salgono alcune persone ci restano fino alla fine del viaggio.
Durante il proprio viaggio il treno si ferma in più stazioni: salgono alcuni passeggeri, per scendere poi alle fermate successive. Ma quando salgono alcune persone ci restano fino alla fine del viaggio.
Il viaggio è una specie di porta, attraverso la quale, si esce dalla realtà.
Certamente non volare ma viaggiare.
Quando guardo qualcuno dall’alto verso il basso è solo per aiutarlo ad alzarsi, ma c’è tanta gente che non può far altro che guardarmi dal basso verso l’alto.
E cosìarrivammo a Punta Campanellacon soprabito e paltò, sottobraccioe Capri ci salutò all’improvviso, nel cielo tersodopo cinque chilometri sudati di pietretenendoci per manosciroppati con le scarpe da passeggiosorridevamo ai Torinesi, ai Tedeschi, agli Inglesiche ci guardavano allibiti in tute da trekkingannusammo l’aria scattandoci le fotoil vento ci baciava guastandoci i capellistavamo lì, di fronte all’isola distrutti ma felicirimanemmo seduti ricordando quante volteper la stanchezza lo sconforto ed il caloreeravamo stati per tornare indietrosiamo peggio di due muli – dicemmo ridendo.Ricorda, quando stai per tornare indietro ricordanoi siamo quelli di Punta Campanella.
Vedo le foto di amici con i tags “sole”, “mare”, “bagno” e rifletto che anche io passerò così la mia estate… “sole” cocente preso nelle passeggiate per arrivare da casa all’università, “mare” di libri e quaderni che mi circondano con le nozioni da studiare e “bagno” in fondo al corridoio di sinistra uscendo dalla biblioteca! Insomma non manca nulla direi!
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.