Mark Haddon – Vita
E considerò che diventare migliore si divideva in due punti. La prima era pensare al prossimo. L’altra fregarsene di quello che il prossimo pensava.
E considerò che diventare migliore si divideva in due punti. La prima era pensare al prossimo. L’altra fregarsene di quello che il prossimo pensava.
Nessuno ci può insegnare a vedere, ma se impariamo a farlo nessuno potrà più impedirci di farlo.
Il mondo è alla rovescia per chi è creativo.
Vago, perso e misero, ricercatore di semplici aspetti ormai svaniti. Ricerca disperata la mia, vorrei un senso, vorrei vedere attraverso questo esistere, i volti… attraverso i quali sguardi riluce la semplicità di un’azione, che magari non ha motivazione di estraniarsi dal bene. Ricerco il mio essere uomo tra questi cocci di speranze, trovando solo maschere che in questa vita illusoria si affinano in anime che credono il loro agire sia giusto, eppure, il contorno, parla solo e in ogni occasione dell’Amore. Lo narra l’uccelletto che dinanzi all’alba gli dedica il suo melodioso canto, come il proclamare della rinascita in tutte le forme viventi, il loro moto è l’amore… non hanno pigrizie, il mare mai ferma il suo ondeggiare, mentre il giorno e la notte s’inseguono in un dolce conseguire. Noi in tutto questo che rappresentiamo? Chi siamo noi? Gli esseri eletti di Dio, i proclamatori di che cosa? Non abbiamo più passato, non abbiamo più nome, crediamo ma forse in realtà non siamo mai esistiti, perché in quella fede noi non figuriamo! Perché in Dio più non confidiamo.
Il tempo è poco e non ci resta che amarlo intensamente.
E se la morte fosse uno scherzo della vita?
Se saprai apprezzare le piccole gioie quotidiane, se saprai sorridere pur tra le tante difficoltà che incontrerai ogni giorno, se saprai accettare le situazioni che non potrai cambiare avrai la serenità e la gioia del cuore.