Mark Twain – Comportamento
Ci sono due momenti nella vita di un uomo in cui egli non dovrebbe speculare: quando non può permetterselo e quando può permetterselo.
Ci sono due momenti nella vita di un uomo in cui egli non dovrebbe speculare: quando non può permetterselo e quando può permetterselo.
Tutti santi, tutte belle persone, tutti coerenti e pieni di valori, no, qualcuna di queste…
I veri studiosi dell’ignoranza osservano molto, ascoltano parecchio, riflettono a lungo, si documentano sempre, e per finire parlano poco.
Meglio cecità d’occhi che cecità d’intelletto.
Ogni donna è da sempre attratta dagli uomini costantemente in bilico tra santità e putrefazione.
Caro Guglielmo, ho tanto meditato sul desiderio degli uomini di allontanarsi, di fare nuove scoperte, di percorrere il mondo, poi un impulso segreto limita il loro cammino, li spinge sulla via tracciata dall’abitudine, ed essi non si curano più di quel che avviene a destra e a sinistra. […] Un vasto panorama dai contorni confusi ci sta dinanzi all’anima: i nostri sensi come i nostri sguardi si perdono in esso, e con tutto il nostro essere noi aspiriamo alla voluttà di provare un unico, grande, potente sentimento. E quando abbiamo corso, quando il laggiù è divenuto il qui, tutto è come prima, noi siamo nella nostra povertà, negli angusti confini che prima ci chiudevano, e l’anima sospira il sollievo che le sfugge.Così il più irrequieto vagabondo desidera infine la sua patria e trova nella sua capanna, nel seno della sua sposa, nella schiera dei suoi bambini, nel lavoro compiuto per loro, la gioia che invano ha cercato nel lontano mondo.
All’uomo che possiede solo un martello, tutto ciò che incontra appare come un chiodo.
Tutti santi, tutte belle persone, tutti coerenti e pieni di valori, no, qualcuna di queste…
I veri studiosi dell’ignoranza osservano molto, ascoltano parecchio, riflettono a lungo, si documentano sempre, e per finire parlano poco.
Meglio cecità d’occhi che cecità d’intelletto.
Ogni donna è da sempre attratta dagli uomini costantemente in bilico tra santità e putrefazione.
Caro Guglielmo, ho tanto meditato sul desiderio degli uomini di allontanarsi, di fare nuove scoperte, di percorrere il mondo, poi un impulso segreto limita il loro cammino, li spinge sulla via tracciata dall’abitudine, ed essi non si curano più di quel che avviene a destra e a sinistra. […] Un vasto panorama dai contorni confusi ci sta dinanzi all’anima: i nostri sensi come i nostri sguardi si perdono in esso, e con tutto il nostro essere noi aspiriamo alla voluttà di provare un unico, grande, potente sentimento. E quando abbiamo corso, quando il laggiù è divenuto il qui, tutto è come prima, noi siamo nella nostra povertà, negli angusti confini che prima ci chiudevano, e l’anima sospira il sollievo che le sfugge.Così il più irrequieto vagabondo desidera infine la sua patria e trova nella sua capanna, nel seno della sua sposa, nella schiera dei suoi bambini, nel lavoro compiuto per loro, la gioia che invano ha cercato nel lontano mondo.
All’uomo che possiede solo un martello, tutto ciò che incontra appare come un chiodo.
Tutti santi, tutte belle persone, tutti coerenti e pieni di valori, no, qualcuna di queste…
I veri studiosi dell’ignoranza osservano molto, ascoltano parecchio, riflettono a lungo, si documentano sempre, e per finire parlano poco.
Meglio cecità d’occhi che cecità d’intelletto.
Ogni donna è da sempre attratta dagli uomini costantemente in bilico tra santità e putrefazione.
Caro Guglielmo, ho tanto meditato sul desiderio degli uomini di allontanarsi, di fare nuove scoperte, di percorrere il mondo, poi un impulso segreto limita il loro cammino, li spinge sulla via tracciata dall’abitudine, ed essi non si curano più di quel che avviene a destra e a sinistra. […] Un vasto panorama dai contorni confusi ci sta dinanzi all’anima: i nostri sensi come i nostri sguardi si perdono in esso, e con tutto il nostro essere noi aspiriamo alla voluttà di provare un unico, grande, potente sentimento. E quando abbiamo corso, quando il laggiù è divenuto il qui, tutto è come prima, noi siamo nella nostra povertà, negli angusti confini che prima ci chiudevano, e l’anima sospira il sollievo che le sfugge.Così il più irrequieto vagabondo desidera infine la sua patria e trova nella sua capanna, nel seno della sua sposa, nella schiera dei suoi bambini, nel lavoro compiuto per loro, la gioia che invano ha cercato nel lontano mondo.
All’uomo che possiede solo un martello, tutto ciò che incontra appare come un chiodo.