Marzia Paciantoni – Libri
Marzia si augura che questo viaggio l’aiuti a innalzare il muro che la separa dai ricordi, tanto alto quanto basta per non vederli più anche stando in punta di piedi.
Marzia si augura che questo viaggio l’aiuti a innalzare il muro che la separa dai ricordi, tanto alto quanto basta per non vederli più anche stando in punta di piedi.
La sua voce non pronuncia il mio nome da tantissimi anni. Non è più allenata a dire il mio nome.
“A tutti capita qualcosa”, risponde T.J. “Solo che a me è capitato presto”.”Ti auguro che le cose possano andare meglio”.”L’hanno già fatto”.”A proposito, se vieni di nuovo a cercare April, mio fratello e io ti spezziamo le gambe”.Tj studia Al poi lancia a Oliver un’occhiata frettolosa.”Credo che sia abbastanza grande per decidere da sola”.”E se lei si rimette con te, spezziamo anche le sue”.
Pazza. Irrimediabilmente pazza. Persa e fottuta oltre l’orlo sdrucito del panico. Anni luce dalle geometrie spigolose della prudenza. La sedia e la frusta a dire ai fantasmi su che sgabello saltare.
Ecco o futuro sono salito in sella al tuo cavallo, quali nuovi stendardi mi levi incontro dalle torri di città non ancora fondate? Quali fiumi di devastazione dai castelli e dai giardini che amavo? Quali impreviste età dell’oro prepari tu, malpadroneggiato, tu fueriero di tesori pagati a caro prezzo, tu mio regno da conquistare, tu… Futuro.
Non c’è cosa più complessa che vivere. Morire, per esempio, è facilissimo. Si fa una volta sola. Ma vivere no, vivere si fa tutti i giorni.
Non è compito dello scrittore di romanziproporre delle soluzioniai problemi che solleva:in realtà, a mio parere,il suo unico compito è quellodi testimoniare con sinceritàe se è possibile con voce originalesu quella parte della realtàe del tempoche sono o furono suoi.Questo, col mio scrivereho sempre tentato di fare.(da “il Mare”)