Massima medievale – Nemico
Spesso l’errore di un nemico si trasforma in un ottimo consiglio per chi sa approfittarne.
Spesso l’errore di un nemico si trasforma in un ottimo consiglio per chi sa approfittarne.
Contare fino a dieci per temporeggiare, spesso serve soltanto a perfezionare l’insulto che si ha già in mente.
Invidia e gelosia hanno lingue impregnate di veleno, pronte a sputare sulle cose che brillano nella vita altrui, per offuscarne lo splendore. Non è amico colui il quale s’insinua nella tua vita, armato fino ai denti, pronto a distruggere tutto ciò che ti dà gioia.
Il nemico reale non è mai quello dichiarato. Quello vero sta nascosto tra la genti che ami.
Accetto colei che si chiama morte ma non coloro che si chiamano infami.
Solitamente chi ti riferisce le cose poco carine che gli altri dicono alle tue spalle, lo fa per il gusto di assaporare la tua reazione. Ecco, in quel caso non puoi sbagliare: è un invidioso.
Viennesi! Imparate a conoscere gli Italiani. Noi voliamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della libertà. Noi italiani non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi, alle donne. Noi facciamo la guerra al vostro governo nemico delle libertà nazionali, al vostro cieco testardo crudele governo che non sa darvi né pace né pane, e vi nutre d’odio e d’illusioni. Viennesi! Voi avete fama di essere intelligenti. Ma perché vi siete messi l’uniforme prussiana? Ormai, lo vedete, tutto il mondo s’è volto contro di voi. Volete continuare la guerra? Continuatela, è il vostro suicidio. Che sperate? La vittoria decisiva promessavi dai generali prussiani? La loro vittoria decisiva è come il pane dell’Ucraina: si muore aspettandola.