Matteo Casella – Tristezza
Mi svegliavo, la sua mano, un sorriso. Ora ricordi, angoscia, solitudine.
Mi svegliavo, la sua mano, un sorriso. Ora ricordi, angoscia, solitudine.
La tristezza è il tramonto di un sole che non ha sede nel cuore.
Nessuno può comprendere il tuo dolore, nessuno può provare a indossarlo, perché ogni sofferenza ha una propria taglia.
Prima d’incontrarti… non ero. Adesso che sono… tu non ci sei.
Le lacrime più amare sono quelle che non hai saputo versare.
Ho già visto quegli occhi. Sono gli occhi tristi di una persona stanca, senza ambizioni, con il cuore ricco e l’anima vuota.
Il bambino in un letto di ospedale, l’anziano dimenticato da tutti, le donne sottomesse e sfruttate, i tanti malati, le vittime della guerra, i piccoli violentati. Quanta tristezza. Se possiamo, dove c’è questa sofferenza, portiamo un sorriso. Non ci costa nulla, ma dà tanto: soprattutto a noi!