Matteo Casella – Tristezza
Un alito di vento, un profumo, sta forse arrivando la primavera dentro al mio inverno?
Un alito di vento, un profumo, sta forse arrivando la primavera dentro al mio inverno?
C’era sempre troppo “Io”, tanto “Poi” e poco “Noi”.
Sulle note del silenzio io ti penso. Anch’io imparerò a suonarlo.
È come quando hai sete e da lontano ti sembra di scorgere l’acqua, mi avvicino e scopro che è solo un cartellone pubblicitario. Delusa.
E tutto inghiottì l’oscurità. Tutto tranne una lacrima… Anche nella notte più oscura non è difficile sentire il suono di un pianto.
Non c’è un limite al dolore, ma c’è quel classico “fondo” che una volta che lo tocchi o risali o ti lasci morire. E io personalmente ho sempre preferito affrontare la salita!
La vedo, è lì, all’orizzonte. Mi guarda con occhi minacciosi, mi sfida. Vuole la mia pelle ancora una volta. Ci prova.