Matteo Pagni – Stati d’Animo
Vorrei avvolgermi di silenzi fino a non sentirli più.
Vorrei avvolgermi di silenzi fino a non sentirli più.
Aveva tanta voglia d’amare che il cuore aveva fermato il tempo è batteva ancora quegli attimi di profonda verità.
L’irriverenza è il braccio armato dell’indignazione.
Ad ognuno di noi il proprio tramonto. I sogni sono destinati ad illuminare il cielo notturno. E a te nuovi occhi hanno dato amore. Io resterò’ qui, impronta di un’effimera illusione. Perché a pochi è concessa un’alba di luce.
Il pregiudizio è un vagabondo senza mezzi visibili di sostentamento.
Una buona parte della mia vita, trascorsa a preoccuparmi sempre degli altri. Comportarsi in un certo modo, per non deludere mai nessuno, per essere sempre quasi perfetta (non credo nelle perfezione). E poi rendersi conto di aver sprecato solo tanto tempo ed energie, perché ho dimenticato che prima degli altri c’ero io.
Ho bisogno di perdermi, per poi ritrovarmi. Ho bisogno di rinnegare i miei voti, per riscoprirne la sacralità. Ho bisogno del centro dell’inferno per gustare il cielo del mio paradiso. Ho bisogno di frantumare ogni morale ed etica per riscoprire il sorriso. Ho bisogno di allontanarmi dalle Tue leggi, per ricordarmi quanto sono infelice quando ciò accade.