Maurizio Barducci – Destino
Non decidi tu di nascere, studiare, innamorarti, ammalarti, morire, sei una nullità.
Non decidi tu di nascere, studiare, innamorarti, ammalarti, morire, sei una nullità.
Se disgrazia colpisce unico consolo è pensare al peggio.
Mi sento come un bambino, passeggero di un auto guidata da un autista chiamato destino.
Le parole che accompagnano la nostra esistenza, le stesse parole, ci regalano ogni giorno una piccola riproduzione d’eternità. Basta crederci.
Distribuire il pane, quando il pane sono le persone, ha a volte il sapore del destino, né dolce né amaro, e parole impresse nel cuore diventano l’unica verità, anche, e forse soprattutto, nel fuoco della divina vanità. Egli dunque non è più spettatore, ma parte di un sogno che ora lo sovrasta.
Professor moriarty: -…beatrice:. -: d *ridacchia forte*professor moriarty: -Cosa c’è di divertente!?Beatrice: -Il fatto che avete da anni dato la caccia alla persona sbagliata… sapeva lei che ho un fratello con le mie vere sembianze!?Professor moriarty: -Eh!? Non dire sciocchezze! Stai zitta!Beatrice: -Lei, ha lasciato rubare la macchina scambia dna, da Fenwicke e scagnozzi… ma lo sa che mi avvicinai per vederla meglio e mi sono trasformato nella ragazza che vede!? :d Quel biondo a cui sta dando la caccia è mio fratello maggiore.Professor moriarty: -Che cosa!? Allora sei tu, Sherlock Holmes!Beatrice: -Da più di duecento anni, che dalle cascate di Reichemback, le ho detto che lei guarda ma non osserva e la stessa cosa fino alla nausea ed oltre ce l’avrò detto miliardi volte al mio grandissimo collega Watson: dprofessor moriarty: -e allora dov’è la cicatrice!?Beatrice: -Ma sotto il fard è ovvio… mi sono abbellito un po’, oh scusa non l’ho avvertita!?Professor moriarty *si rode il fegato e scappa via*.
Con i miei occhi e l’età vedo sempre meno quello che mi è davanti, ma ho imparato meglio a guardarmi dietro.