Maurizio Scarmozzino – Filosofia
Ciò che avevi e hai lasciato sfuggire, ciò che hai perso e non più ritrovato, ciò che sei e ciò che eri. Parti di te che sfuggono alla malinconia del tempo.
Ciò che avevi e hai lasciato sfuggire, ciò che hai perso e non più ritrovato, ciò che sei e ciò che eri. Parti di te che sfuggono alla malinconia del tempo.
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Ogni giorno cambio le parole della stessa canzone.
Non è vero che il fine giustifica i mezzi ma è vero invece che i mezzi nobilitano il fine.
Maggio: in New York, ero negro per il giorno di Martin Luther King e ho mangiato kielbasa, falafel, tacos, zeppole, baklava, knishes, ciambelle Dunkin Donuts. Sono ingrassato metro dopo metro e sono scoppiato per tutta Fifth Avenue. E (aiuto!) Mi hanno visto-visto Dolce & Gabbana. Erano lì.
Alla persona intelligente bastano poche parole perché afferri il senso dell’intero discorso; allo stolto è inutile fare discorsi perché anche i più lunghi cadono a vuoto.
In tanti aspettano il treno giusto, tantissimi lo perdono e sono costretti a continuare ad aspettare, altri si accorgeranno di aver preso quello sbagliato e dovranno ricominciare, ed io?… io preferisco fare il macchinista e guidare il mio treno… non amo attendere.
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Ogni giorno cambio le parole della stessa canzone.
Non è vero che il fine giustifica i mezzi ma è vero invece che i mezzi nobilitano il fine.
Maggio: in New York, ero negro per il giorno di Martin Luther King e ho mangiato kielbasa, falafel, tacos, zeppole, baklava, knishes, ciambelle Dunkin Donuts. Sono ingrassato metro dopo metro e sono scoppiato per tutta Fifth Avenue. E (aiuto!) Mi hanno visto-visto Dolce & Gabbana. Erano lì.
Alla persona intelligente bastano poche parole perché afferri il senso dell’intero discorso; allo stolto è inutile fare discorsi perché anche i più lunghi cadono a vuoto.
In tanti aspettano il treno giusto, tantissimi lo perdono e sono costretti a continuare ad aspettare, altri si accorgeranno di aver preso quello sbagliato e dovranno ricominciare, ed io?… io preferisco fare il macchinista e guidare il mio treno… non amo attendere.
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Ogni giorno cambio le parole della stessa canzone.
Non è vero che il fine giustifica i mezzi ma è vero invece che i mezzi nobilitano il fine.
Maggio: in New York, ero negro per il giorno di Martin Luther King e ho mangiato kielbasa, falafel, tacos, zeppole, baklava, knishes, ciambelle Dunkin Donuts. Sono ingrassato metro dopo metro e sono scoppiato per tutta Fifth Avenue. E (aiuto!) Mi hanno visto-visto Dolce & Gabbana. Erano lì.
Alla persona intelligente bastano poche parole perché afferri il senso dell’intero discorso; allo stolto è inutile fare discorsi perché anche i più lunghi cadono a vuoto.
In tanti aspettano il treno giusto, tantissimi lo perdono e sono costretti a continuare ad aspettare, altri si accorgeranno di aver preso quello sbagliato e dovranno ricominciare, ed io?… io preferisco fare il macchinista e guidare il mio treno… non amo attendere.