Mauro Agazzi – Vita
Viviamo cercando l’io che non ci appartiene, uniformati dalle regole pensiamo le stesse cose, percorriamo le medesime strade, schiavi del conformismo crediamo in una vita che non è nostra.
Viviamo cercando l’io che non ci appartiene, uniformati dalle regole pensiamo le stesse cose, percorriamo le medesime strade, schiavi del conformismo crediamo in una vita che non è nostra.
La maggioranza vince… ma questo non vuol dire che abbia ragione!
Siamo fatti di paura, amore, rabbia, gioia. Tutto il resto è semplice esistere.
Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d’orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d’azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l’avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro.
Tutti intenti a farci sapere cosa fanno, dove lo fanno e con chi lo fanno, ma chissà perché non ci dicono mai per cosa e per chi lo fanno.
Anche il più piccolo e insignificante (in teoria) insetto fa la sua parte in questo mondo. L’unico essere che trova difficoltà nel farlo è l’Uomo. Si limitasse almeno a non fare danni, ed invece come sempre dovrà pensarci la Natura nella sua perfezione a rimettere le cose a posto, quasi sempre a discapito dell’unico essere che si definisce intelligente: l’uomo.
Oltre confini di latta e pensieri di filo spinato, oltre armadi vuoti di pane e lenzuola sporche e bucate. Ci saranno fiori e giocattoli, medicine e un sorriso, montagne di dignità e valore riconosciuto alla parola uomo, ognuno pregherà il suo Dio, e i canti di mille lingue faranno sorridere gli Angeli di tutti i colori, e lacrime e risa, mischiati, saranno balsamo al dolore e la notte scenderà quieta.