Mauro Corona – Desiderio
Tendo l’orecchio e sento il passo dei ricordi della perduta casa, solo una pietra cerco.
Tendo l’orecchio e sento il passo dei ricordi della perduta casa, solo una pietra cerco.
Non voglio che sia una firma e una carta a stipulare il nostro legame, la carta è così fragile…Vorrei che le nostre veni si intreccino tra di loro e se provassero a separarci moriremo dissanguati.La carta e la firma potrebbero servire alla società o alla chiesa ma non mi serve per amarti e per diventare “Noi”.
Prima regola: i desideri non si devono dire a nessuno, se no non si avverano.Seconda regola: mai e dico mai affidarsi a una stella cadente, magari cade subito e vi avvera il desiderio a metà.Terza regola: i geni non esistono, è inutile che strofinate le teiere.Quarta regola: Il pozzo dei desideri può essere anche il lavandino di casa vostra.Quinta regola: riprendetevi sempre la monetina.
Se vuoi cambiare inizia a farlo lentamente, perché la direzione vale più della velocità.
A volte mi ritrovo ad immaginare una terrazza con vista sui miei desideri, dove uno nuovo prende il posto di un altro esaudito.
A volte basta solo il pensiero della persona desiderata, a scatenare in te, voglie insaziabili.
Quando credi di meritare “qualcosa”, non rincorrerla, o farà di tutto affinché sia lei a non meritare te.