Mauro Lanari – Società
Mi rimetto all’inclemenza della corte.
Mi rimetto all’inclemenza della corte.
In profonda crisi idrica nazionale, il governo ha chiesto ai cittadini di contribuire con un maggior apporto di lacrime e sudore.
Il sogno americano è, forse, una grande e luccicante illusione. La verità è che l’Europa è stata – ed è ancora – la culla della civiltà, e si è sempre distinta in ogni campo. Il nostro continente è un concreto esempio dell’ideale del “self-made”. Noi tutti siamo capaci di essere artefici di noi stessi, ma la modernità ci spaventa e al contempo ci impone di omologare il nostro essere ai modelli luccicanti del capitalismo, che è simbolo di quell’America la quale ci appare sempre più vicina di quanto in realtà non sia.
Il comportamento dei pescecani ultraliberisti è squalificante.
Proprio non capisco, continuano a parlare di privatizzazioni, vogliono portare il “pubblico” a lavorare e produrre come il “privato”. Non rendi? Non lavori abbastanza? Sei poco presente? Non dai risultati?, come possono volere un modello nel quale sarebbero i primi ad essere licenziati per scarso rendimento?
L’ho visto con i miei occhi, ormai l’ho visto troppe volte. Il mondo, le persone, nulla va come noi vorremmo.
È più utile al paese un anziano pensionato che coltiva l’orto o porta i nipotini a scuola che un nuovo arrivato in politica.