Megan Gandy – Abitudine
Diventa importante soltanto perché qualcuno lo ha reso tale.
Diventa importante soltanto perché qualcuno lo ha reso tale.
Non mi piace ricordare, chiamare a gran voce un ricordo e isolarlo dalla compagnia sterminata…
Il piacere non esiste, è solo un sinonimo di abitudine.
I bambini sono un dono della natura. È tutta la vita che penso a un bambino, ma il Signore forse ha avuto la testa sulle spalle.
Non so cosa pensasse Dio quel giorno, ma so che con te ha fatto un capolavoro.
Le cose complicate vengono scartate come in un processo di selezione naturale, così come le persone. Si tende a scegliere quelle semplice, pacate, che non creano problemi, che non hanno crisi esistenziali né crolli emotivi, le si sceglie convinti di poter viaggiare poi in un fiume di tranquillità.Per questo delle persone difficili ci si dimentica, le si accantona, si tende ad evitarle così da non sentirsi troppo pressati dalla loro presenza.Ed io ho saltato questa fase della selezione naturale. Come per un difetto genetico, come se ricoperta da una coltre di ghiaccio tanto spessa da non permettermi di guardare oltre o di riprendere calore, io cado in errore.Cerco l’errore, la difficoltà, la strada in salita, il sasso nella scarpa, gli occhi gonfi ed il cuore impazzito. Mi emoziono quando non devo, piango mentre tutti sorridono, sorrido tra i fiumi di lacrime. Io mi nutro degli scarti di chi seleziona per un’evoluzione perfetta della specie. Cerco negli angoli, nel buoi dei disastri. Cerco i fallimenti, gli sconfitti, i ritirati.Cerco chi mi somiglia. Cerco il mio errore perfetto.
Non è l’abitudine in sé a essere letale, è l’abitudine che non si vive, quella che ti fa rifugiare nel passato.