Megan Gandy – Abitudine
Mi chiedi perche non parlo più? Perché ora il silenzio ha sostituito tutte quelle parole che tu non ascoltavi, fregandotene.
Mi chiedi perche non parlo più? Perché ora il silenzio ha sostituito tutte quelle parole che tu non ascoltavi, fregandotene.
È meglio star seduti sugli spilli che in una comoda poltrona!
Sento la tua voce dentro: è come l’alba che sveglia il giorno.
La crudeltà spesso è rappresentata con figure forti, quando molte volte è nascosta dietro il debole.
Con il fuoco rischi di bruciarti, con me di farti male, se giochi.
Ed erano cicatrici così indelebili da non sembrar vere.
M’abituerò. M’abituerò ad appoggiare la mia mano al muro, certo, la tua spalla era più morbida, ma devo abituarmi all’idea che non è più qui per sorreggermi. M’abituerò a star zitta, ormai nella stanza accanto non c’è più nessuno che mi ascolti. M’abituerò a fare a meno delle tue scuse inutili, dei tuoi ti amo fasulli, dei tuoi “non posso fare a meno di te”. M’abituerò anche a non amarti più, ma non adesso, col tempo forse. M’abituerò a tutto, ma una cosa è certa, non riuscirò mai ad abituarmi all’idea che mi ci devo abituare.