Megan Zanin – Stati d’Animo
L’ignoranza non ha età, ne ceto sociale!
L’ignoranza non ha età, ne ceto sociale!
Da voce alla sofferenza, il dolore che non parla imprigiona il cuore agitato e lo fa schiantare.
Mi sento come il ghiaccio dentro un bicchiere pieno di whisky. Fredda? No! Inutile. Perché alla fine rimane lì nel fondo del bicchiere e non serve proprio a un cazzo.
Troppo spesso la dolcezza che non troviamo nelle persone, la cerchiamo nelle torte.
Ci sono abbracci importanti. Che restano dentro, che mettono ordine, nel cuore. Che profumano di sapone fresco e lavanda, di buono. Abbracci morbidi che avvolgono. Abbracci veri. Sono quegli abbracci che ti seguono come un passo silenzioso da quando sei al mondo. E che non ti mollano, che non mollano la presa nemmeno quando strattoni. E nei quali correresti a rifugiarti anche da grande. Sono gli abbracci che non ti hanno mai negato l’amore, quelli del perdono, che parlano d’amore, che sanno di ricordi.
La malinconia si nutre di ricordi felici, quando felici non lo si è più.
La luce del giorno acceca, ma di notte si vede tutto. Di notte tutto è chiaro.
Da voce alla sofferenza, il dolore che non parla imprigiona il cuore agitato e lo fa schiantare.
Mi sento come il ghiaccio dentro un bicchiere pieno di whisky. Fredda? No! Inutile. Perché alla fine rimane lì nel fondo del bicchiere e non serve proprio a un cazzo.
Troppo spesso la dolcezza che non troviamo nelle persone, la cerchiamo nelle torte.
Ci sono abbracci importanti. Che restano dentro, che mettono ordine, nel cuore. Che profumano di sapone fresco e lavanda, di buono. Abbracci morbidi che avvolgono. Abbracci veri. Sono quegli abbracci che ti seguono come un passo silenzioso da quando sei al mondo. E che non ti mollano, che non mollano la presa nemmeno quando strattoni. E nei quali correresti a rifugiarti anche da grande. Sono gli abbracci che non ti hanno mai negato l’amore, quelli del perdono, che parlano d’amore, che sanno di ricordi.
La malinconia si nutre di ricordi felici, quando felici non lo si è più.
La luce del giorno acceca, ma di notte si vede tutto. Di notte tutto è chiaro.
Da voce alla sofferenza, il dolore che non parla imprigiona il cuore agitato e lo fa schiantare.
Mi sento come il ghiaccio dentro un bicchiere pieno di whisky. Fredda? No! Inutile. Perché alla fine rimane lì nel fondo del bicchiere e non serve proprio a un cazzo.
Troppo spesso la dolcezza che non troviamo nelle persone, la cerchiamo nelle torte.
Ci sono abbracci importanti. Che restano dentro, che mettono ordine, nel cuore. Che profumano di sapone fresco e lavanda, di buono. Abbracci morbidi che avvolgono. Abbracci veri. Sono quegli abbracci che ti seguono come un passo silenzioso da quando sei al mondo. E che non ti mollano, che non mollano la presa nemmeno quando strattoni. E nei quali correresti a rifugiarti anche da grande. Sono gli abbracci che non ti hanno mai negato l’amore, quelli del perdono, che parlano d’amore, che sanno di ricordi.
La malinconia si nutre di ricordi felici, quando felici non lo si è più.
La luce del giorno acceca, ma di notte si vede tutto. Di notte tutto è chiaro.