Melania Bucci – Solidarietà
E poi, c’è sempre quella ragazza che c’è sempre stata per gli altri, ma il problema e che nessuno c’è mai stata per lei.
E poi, c’è sempre quella ragazza che c’è sempre stata per gli altri, ma il problema e che nessuno c’è mai stata per lei.
Vorrei dire una cosa sulle persone con handicap: non parlate a loro come se non ci capissero, hanno un cervello migliore del nostro e sono molto intelligenti. Dobbiamo trattarli nello stesso modo in cui trattiamo una persona senza handicap fisici, possono non avere le gambe, possono essere autistici, down, ma hanno un qualcosa in cui noi siamo carenti, l’umanità e la dolcezza d’animo e le istituzioni devono sostenerli in tutto, anche aiutando le famiglie economicamente.
Anche il più modesto degli uomini può essere d’aiuto ad un regnante.
Ogni atto di solidarietà fatto con il cuore ci apre le porte verso nuovi orizzonti.
Una persona la si può uccidere in molti modi. Educandola a vivere senza valorizzare la pienezza di un’idea positiva, senza formare la forza e l’umiltà di sacrificarsi per raggiungere un obbiettivo e soprattutto senza insegnarle a riconoscere la dignità di un’anima simile alla tua, da escludere solo perché appartiene ad un credo o ad un’etnia diversa dalla tua. Un colpo di pistola a confronto è un metodo indolore.
“Non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio” scrisse Il grande Renato, perché sa cos’è la fame, perché sa cosa significa combatte ogni giorno nella vita.
Noi cerchiamo la luce, ma siamo anche portatori di luce. L’importante è saperla accendere per illuminare e illuminarsi.