Menandro – Stati d’Animo
Nessuno, se gli chiedete come la pensa in proposito, si ritiene felice.
Nessuno, se gli chiedete come la pensa in proposito, si ritiene felice.
Chi ti vuole davvero bene, non ti chiede come stai. Lo capisce anche dai tuoi silenzi.
A volte è un meccanismo perverso quello che il nostro cervello utilizza nel processo di conservazione dei segmenti di vita, e a nostro discapito riavvolge il nastro dei ricordi e ce li ripresenta partendo da quelli che ci han fatto male avvolgendo nella nebbia quelli belli… a volte forse è attraverso l’ennesima sensazione spiacevole che si sprigiona da quei ricordi che finalmente riusciamo ad assaporare totalmente quel bello che comunque ne ha fatto parte.
E poi mi amo, mi amo così come sono. Mi amo quando mi intestardisco in qualcosa che non è possibile. Mi amo quando poi ci sbatto il muso e mi faccio male. Mi amo quando mando a quel paese chi secondo me non merita nulla. Mi amo in ogni lato, dal più bello al peggiore. Mi amo perché in ogni minima sfaccettatura di me sono sempre io, sempre e soltanto io! Mi amo perché sono vera, testarda e non mi lascio intimorire dalla vita, dal destino e da questa ruota di merda che gira gira, ma non gira mai per il verso giusto!
Non “sopporto” i “mi manchi” i “ti amo” ma soprattutto i “ci sono”. Se una persona ti manca, corri da lei, il tempo lo trovi. Dirsi ti amo non basta, bisogna viversi. I “ci sono” devono essere presenze e non parole.
E poi rimarremo a bocca aperta quando vedremo il mondo con i nostri occhi; sarà diverso da come ce lo siamo immaginati la prima volta.
La felicità può avere due facce, la prima è quella della persona che ami, la seconda quella della tua immagine riflessa.Purtroppo, puoi scegliere solo fra una delle due.O sei felice con lei odiandoti, o sei felice con te stesso senza lei.Io personalmente, mi odio senza lei…