Metastasio (Pietro Trapassi) – Destino
Se ciascun l’interno affanno portasse scritto in fronte, quanti che invidia fanno farebbero pietà!
Se ciascun l’interno affanno portasse scritto in fronte, quanti che invidia fanno farebbero pietà!
Il destino è un’invenzione della gente fiacca e rassegnata.
Amico – nemico, senza volto il destino non ci mostra la strada che per noi ha scelto. Oppure come la nebbia, ci confonde e ci fa sbagliare strada.
Il caos lavora nascosto sotto la pelle della vita, fino a trovarne un nervo scoperto e lì scatenare tutta la carica accumulata durante la sua latenza. D’un tratto, senza preavviso. Ciò che c’era prima appare come un sogno, quel che verrà poi è la realtà d’un sogno mai immaginato prima.
Il libero albitrio alle volte non rientra nel destino di una donna, presa con l’inganno di una vita migliore e violata nell’anima, violenza senza pietà, costretta con la forza e il soppruso, martoriata nel fisico ricattata. Tu donna dai mille sogni infranti da uomini senza anima. Costretta a stare ai margini di un marciapiede, alla luce fioca di un lampione, nei tuoi tacchi a spillo stretta in quella giacca di volpe finta come la tua vita, tu con i tuoi sogni infranti come onde sugli scogli di una verità violata, sogni riflessi da un finestrino anonimo in quella macchina che non ti porterà mai via da una triste realtà!
Rilassati. La vita accade comunque.
Il tempo non trascorre mai invano. O ci regala qualcosa o ci toglie qualcosa.