Michel Foucault – Ricordi
Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l’esistenza si sveglia.
Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l’esistenza si sveglia.
Che poi di notte se non riesci a dormire è un casino: ti si affollano i pensieri, s’insinuano i ricordi e poi a me sembra che nel buio della notte i ricordi si vedano meglio, sarà che tu sei un ricordo cosi vivo! Se chiudo gli occhi sento il tuo odore, sento la tua pelle sotto le mie dita, poi riapro gli occhi: ancora il buio e io arranco tra la folla di pensieri, col tuo ricordo che mi insegue, io scappo e poi cado. Cado nel sonno, un po’ cullata e un po’ tormentata da un ricordo, solo un maledetto ricordo.
Mi è così difficile, sognare. Il Natale si avvicina, già per strada si accendono le luci, nelle case ardono i camini, nei cuori brilla una scintilla. Mi è così difficile, pensare. Ricordo il profumo di incenso, la sottile striscia di fumo, il chiarore delle candele. I tuoi occhi chiari, ambrati dalla flebile luce della fiamma. I tuoi occhi chiari, caldi di amore. I tuoi occhi chiari, scuriti dal desiderio. No, non riesco. Mi è così difficile, ricordare. È troppo doloroso, troppo dolce, troppo intenso. I pensieri si annebbiano, gli occhi si accecano, colmi di lacrime. E va bene così. Rimango al buio, da sola. Mi autopunisco come posso, mentre rimango al buio, da sola.
Fermati qui tra le mie braccia ritroverai i sogni che tu hai smarrito e che io voglio vivere con te.
Il passato di ognuno di noi è destinato a ritornare inesorabilmente nelle nostre vite. La verità è che potremo essere liberi di procedere soltanto quando ciò che è stato diverrà parte integrante di noi e l’accettazione colmerà il bisogno di distanza.
Le lancette di un orologio vanno sempre in avanti, ma nel farlo fanno una infinità di volte lo stesso percorso, passano sempre per un un punto, un punto che hanno già visitato. Noi facciamo la stessa cosa, andiamo in avanti ma qualche volta passiamo e sostiamo su i ricordi di ciò che stato, e poi ripartiamo o ci rompiamo restando fermi li.
Purtroppo noi uomini diamo tutto per scontato: fa parte della nostra natura. Così, spesso, viviamo i giorni felici senza quasi accorgercene neppure, e tentiamo invano di richiamarli a noi solo quando arrivano quelli tristi.