Michela Strega – Abitudine
Spesso omettiamo qualcosa, non per ingannare ma per proteggere o proteggersi, ma questo non vuol dire mentire, vuol dire: si mi fido di te, ma con cautela.
Spesso omettiamo qualcosa, non per ingannare ma per proteggere o proteggersi, ma questo non vuol dire mentire, vuol dire: si mi fido di te, ma con cautela.
Lei non voleva piacere, non le interessava. Voleva essere accettata per quello che era: una rosa blu con spine appuntite. Sapeva far male ma, se la sapevi prendere, il suo profumo ti inebriava. Era strana, non era come qualsiasi altra donna, era una di quelle donne che fanno paura. Troppo dura per scontrarsi, troppo fiera per abbassarsi a qualsiasi compromesso. Lei viveva d’amore, ma non di quell’amore fatto di cioccolatini e frasi dolci, ma di quelli veri, fatti di lacrime di rabbia e di dolore. Sapeva amare con tutta l’anima e la donava anche, era lei che ti faceva amare te stesso più che amare lei. Era una donna di quelle che quando le incontri o le tieni strette o se le perdi non le ritrovi più.
Volevo fossi il libro più bello che abbia mai letto, ma oltre la copertina non c’era più niente di bello.
Due cose assolutamente opposte ci condizionano ugualmente: l’abitudine e la novità.
Lei era persa tra i suoi guai ed io ci ero finito in mezzo.
Le strade si possono dividere le persone anche, ma due anime che si appartengono non si divideranno mai.
Ti ringrazio di avermi aperto gli occhi, ora so cosa non vorrò mai diventare: una…