Michela Strega – Stati d’Animo
Volevano vedermi strisciare, ma poi perché non sono mica un serpente, se lo fossi non avrei pietà di chi non ne ha avuta di me.
Volevano vedermi strisciare, ma poi perché non sono mica un serpente, se lo fossi non avrei pietà di chi non ne ha avuta di me.
Vorrei accompagnarti nei miei vuoti, per poterti immergere nei loro silenzi assordanti e farti ascoltare la loro musica composta da solitudine e malinconia.
A me non interessa andar in alto e toccare il cielo, a me interessa andar oltre, oltre la pelle, per toccare il cuore e sfiorare l’anima.
Se ti senti incompreso e nessuno di capisce forse è perché sei in mezzo a persone che di danno le spalle tappandosi le orecchie oppure, stai usando un linguaggio sbagliato. O probabilmente, sei sul pianeta sbagliato.
Il cielo notturno brilla di domande senza alcuna risposta, lo scruti in cerca d’infinito per evadere dall’asfalto, per sentirti randagio tra le stelle.
La nostra mente viene invasa quando si fa più buio, buio come certi ricordi sui quali non si fa luce per paura di farli diventare verità da troppo taciute, negate.
Amare l’inverno come se fosse un adolescente difficile, emarginato, incompreso; amare l’inverno con tutto il calore che non ha, ma che vorrebbe donare; amare l’inverno per la tramontana che mi spettina i pensieri, per la neve che ovatta i silenzi imbiancando strade, case, emozioni.