Michela Strega – Tempi Moderni
Siamo tutti poeti moderni, macchine delle parole, in serie.
Siamo tutti poeti moderni, macchine delle parole, in serie.
Forse, grazie ai social network, i ragazzi smetteranno di imbrattare con graffiti i muri delle città.
Non riesco ancora ad accettare che i tempi siano cambiati, che gli uomini abbiano smesso di essere cacciatori e abbiano iniziato a diffondere il loro recapito, aspettando di essere richiamati!
Il principio economico spesso è la fine della lealtà.
Nei meccanismi di quest’era digitale, si fa copia ed incolla anche di sentimenti.
Le antiche città producevano schiavi, le nostre producono disoccupati.
Prima di Facebook e di Ask, esisteva il coraggio di guardarsi negli occhi e parlarsi.