Michela Strega – Vita
In fondo poi la vita cos’è? Una partita a scacchi dove solo chi sa giocare sa fare le mosse giuste.
In fondo poi la vita cos’è? Una partita a scacchi dove solo chi sa giocare sa fare le mosse giuste.
La vita è tutto ciò che vive, non è concepita nel cristallo ma nella nebbia. Chi sa se il cristallo non è che la nebbia svanita?
Nel mio quartiere, ogni giorno la vita faceva l’appello: per chi c’era, per chi doveva esserci, e per chi, come me non poteva rispondere “fuori servizio”.
Sovrano, sì, ma sempre svelto a sorridere a lei, perché solo sorridendole riusciva a non abbassare lo sguardo.
Non disperare se non sei considerato un vincente, anche i perdenti hanno la loro importanza nel grande gioco della vita!
Vivere dubitando, sempre.
Schiene ricurve ricamano di vita i campi nelle messi, volti segnati da profonde rughe assorbono i riflessi, ornano il capo i cappelli dalla larga falda giallo paglia, lucide falci incrociano i raggi del soleche nel brillar si staglia.Grano dorato ondeggia nell’attesa delle affilate lame, involucri sottili rivestono i piccoli chicchi impazienti di trasformarsi in pane.Mietere il grano a mano, chissà se esiste ancora chi lo fà, entra nei campi il rombo del progresso spazzando via quei tempi là, ne sentono mancanza le grandi aie dove dopo fatica si faceva festa, tovaglie stese a sventolare è quello che ne resta.Orfani attrezzi agricoli arredano i musei nel ricordar le gesta.