Michelangelo Da Pisa – Abitudine
Riesco ad abituarmi quasi a tutto, tranne alle abitudini.
Riesco ad abituarmi quasi a tutto, tranne alle abitudini.
Persone molto più attaccate ai loro fottuti beni materiali e alla loro fottuta finta vita perfetta che alla loro pelle e al loro rattrappito cuore.
Se un terrorista facesse esplodere una bomba nucleare in un città di quattro milioni abitanti…
Alla fine ciò che siamo, che rappresenta il nostro carattere, sono quei dettagli costanti che d’età in età ritroviamo e reiteriamo come fossero una sorprendente novità. Il resto non sono che prove, esperienze, che diversificano la nostra storia da un’altra, ma che infine ci riportano lì a quelle attitudini già note che a volte disprezziamo e altre volte vorremmo applicare con maggiore impegno.
Oggi è un tempo che non sarà domani.
Se mettessi un limite alla mia vita, questa, sarebbe già finita.
I bambini andrebbero visti come degli insegnanti di semplicità, non come dei contenitori di rimpianti. Si dovrebbe far loro credere che da grandi possano davvero diventare astronauta o ballerina, che un anziano obeso vestito di rosso possa cavalcare il cielo per consegnar loro doni, che un ratto possa barattare soldi per un dente, che il bacio della mamma sia lenitivo di ogni ferita, che il babbo sia capace di rubargli il naso tra due dita, che le nuvole siano soffici, che l’orco esista realmente, ma che una tenue luce sul comodino possa tenerlo lontano di notte, che la siringa non abbia l’ago, che non esistano bambini diversi. Se prendi un’illusione dalle tasche di un bambino, ricorda che stai rimuovendo un colore dal suo arcobaleno.