Michelangelo Da Pisa – Cielo
Come può esistere la diversità quando negli occhi si riflette la stessa porzione di cielo?
Come può esistere la diversità quando negli occhi si riflette la stessa porzione di cielo?
Un principio della fisica che mi affascina è quello dei vasi comunicanti, secondo il quale…
Scrivendo si fa rumore nella solitudine di un foglio bianco, si celano intimi segreti tra le virgole di un animo stanco.
Siamo nati per mormorare al cielo la nostra luce.
Essere, dimostrare, mostrare, apparire, esibire, ostentare è l’involuzione dell’evoluzione nel ventunesimo secolo: “ho, quindi sono”.
Ti implorano di cambiare, ti accusano di essere cambiato. Mai nessuno ti ringrazia per restare…
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Un principio della fisica che mi affascina è quello dei vasi comunicanti, secondo il quale…
Scrivendo si fa rumore nella solitudine di un foglio bianco, si celano intimi segreti tra le virgole di un animo stanco.
Siamo nati per mormorare al cielo la nostra luce.
Essere, dimostrare, mostrare, apparire, esibire, ostentare è l’involuzione dell’evoluzione nel ventunesimo secolo: “ho, quindi sono”.
Ti implorano di cambiare, ti accusano di essere cambiato. Mai nessuno ti ringrazia per restare…
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Un principio della fisica che mi affascina è quello dei vasi comunicanti, secondo il quale…
Scrivendo si fa rumore nella solitudine di un foglio bianco, si celano intimi segreti tra le virgole di un animo stanco.
Siamo nati per mormorare al cielo la nostra luce.
Essere, dimostrare, mostrare, apparire, esibire, ostentare è l’involuzione dell’evoluzione nel ventunesimo secolo: “ho, quindi sono”.
Ti implorano di cambiare, ti accusano di essere cambiato. Mai nessuno ti ringrazia per restare…
E quindi uscimmo a riveder le stelle.