Michelangelo Da Pisa – Paura & Coraggio
Il coraggio pecca di timidezza, ma come tutti i timidi esce dalla latitanza silente quando il resto del mondo pensava fosse morto. Energia inattesa, imprudente, alimentata da ipercalorici perché.
Il coraggio pecca di timidezza, ma come tutti i timidi esce dalla latitanza silente quando il resto del mondo pensava fosse morto. Energia inattesa, imprudente, alimentata da ipercalorici perché.
Il mondo cambia grazie a chi mette in dubbio i propri limiti, non limiti ai propri dubbi.
Il coraggio di ogni donna è ricominciare a danzare alla luce di ogni alba dopo le lunghe notti senza luna.
Mi chiusi in me e gettai la chiave in un pantano di solitudine. Puoi vederli ancora i graffi delle mie unghie, consumate sulla porta del tempo. Una notte, senza il calore di un perché, respirai il coraggio della fuga, soprattutto da me stesso.
Ho un oggetto al quale sono molto legato, qualche giorno fa mi è scivolato dalle mani e si è scheggiato. Con estrema cura l’ho riparato e riverniciato alla perfezione, tanto da farlo sembrare nuovo, quasi migliore all’apparenza, nessuno potrebbe accorgersi di nulla, ma il pensiero che si sia rotto, quello resta.
Adesso ho uno spirito diverso che mi guida. A differenza di prima che barcollavo tra insicurezza e decisione, adesso non temo più gli ostacoli, le avversità, le cattiverie e il resto. L’unica cosa che mi fa davvero paura è riperdere la voglia di camminare e la sicurezza di me stessa!
La scelta finale, relativa a qualsiasi momento in cui ci si ferma a pensare, per quanto chiunque ci stia attorno provi ad influenzarla, è nostra, e così sono di nostra responsabilità tutte le conseguenze che ne derivano”