Michelangelo Da Pisa – Social Network
Quarto postulato dell’essenza comunicativa postmoderna: se non lo pubblichi su Facebook non è mai accaduto.
Quarto postulato dell’essenza comunicativa postmoderna: se non lo pubblichi su Facebook non è mai accaduto.
Non sarebbe meglio se il tempo impiegato a fotografare ogni singolo istante della propria vita fosse impiegato a viverlo? Mi rendo sempre più conto che con l’era digitale sia prioritario lo sfoggiare, far passare il concetto “io c’ero coglione e tu no, crepa!”, che godersi l’oggetto stesso della fotografia. E siamo sicuri che il resto del mondo sia davvero interessato a ciò che mostriamo? Che sensazioni vuol trasmettere la foto sfocata di un piatto di spaghetti allo scoglio? Non sarebbe meglio se avessimo meno immagini da mostrare e più brividi da ricordare, da condividere con una ristretta tribù? All’era dell’overdose da immagine si contrappone quella delle emozioni e credetemi, non c’è storia!
Mi immagino seduto sul bordo di un cratere lunare, un bicchiere di rum, Eric Clapton…
Un uomo, anche se di indole avventuriera, non dovrebbe mai avere l’ardire d’esplorare luoghi eccessivamente enigmatici, indecifrabili e misteriosi. Tipo la borsa di una donna.
Il brivido è un istinto vitale, serve a scrollarti di dosso il freddo, la paura, la realtà.
La lunghezza delle braccia è biologicamente perfetta, misura esattamente un abbraccio, centimetro più, centimetro meno.
Pensare è la più sadica forma di autolesionismo.