Michelangelo Da Pisa – Sogno
Saltava di sogno in sogno con quella spensieratezza di cui solo i bambini sono capaci, con quell’ingenua convinzione che prima o poi qualcuno di essi gli avrebbe macchiato la realtà.
Saltava di sogno in sogno con quella spensieratezza di cui solo i bambini sono capaci, con quell’ingenua convinzione che prima o poi qualcuno di essi gli avrebbe macchiato la realtà.
La notte mi permette di scorgere una vita fatta di calde luci artificiali, mi protegge con la sua ombra dalla normalità del giorno, dove tutto è (in)visibile e così tremendamente troppo reale.
Il freddo è solo un astuto trucco della natura per la proliferazione degli abbracci.
Se solo potessi chiedere ai miei sogni d’abbracciare un po’ di realtà.
Il sospiro è un respiro ottimista.
Talvolta mi succede anche il contrario: che mi appare come irreale ciò che ho vissuto realmente.
Arriva il triste momento quando non c’è più spazio nella libreria e inizi a scrutarli uno per uno, valutando quale libro togliere per riporlo nel buio di qualche scatolone da dimenticare in garage. E loro ti guardano, con quello sguardo che implora pietà, quasi a volerti dire: “e se ci stringessimo un po’?”